FORTE DEI MARMI 5 STELLE
IL NOSTRO IMPEGNO PER LA NOSTRA TERRA CON LE NOSTRE IDEE
sabato 3 giugno 2017
Richiesta di rettifica.
Nel merito dell'articolo del Tirreno di mercoledì 31 Maggio in cui si riporta che la lista Noi del Forte riunisce anime trasversali “tra cui anche quella del M5S con Enrico Ghiselli” dobbiamo precisare che, dopo il periodo da attivista rivestito per circa due anni, con la scelta maturata di candidarsi in lista con Murzi di fatto Ghiselli si è autoescluso dal M5S.
Non ci sembra quindi corretto scrivere quanto sopra traendo in inganno i potenziali elettori,anche perchè per statuto il M5S non può allearsi con altre forze politiche e perchè già pubblicammo un comunicato in cui spiegavamo le dinamiche.
Auspichiamo di non dover tornare sull'argomento e di non essere tirati ancora per la giacchetta nel gioco delle contrapposizioni elettorali; se lo avessimo voluto ci saremmo presentati con una nostra lista.
Gli Amici di Beppe Grillo Forte dei Marmi non danno indicazioni di voto per le prossime elezioni amministrative perchè riteniamo da sempre che i voti non appartengano ai partiti ma ai cittadini che decidono liberamente in coscienza chi è degno di rappresentarli, magari anteponendo il bene comune all'interesse privato, come troppo spesso succede.
Amici di Beppe Grillo Forte dei Marmi
venerdì 26 maggio 2017
Due consigli per i candidati sindaco.
Martedì 23 Maggio, il consiglio comunale a Montignoso ha visto la partecipazione di decine di cittadini con bandiere NO EX CAVA VITI e striscioni protestare pacificamente contro le nuove richieste della società gestore del sito di poter stoccare amianto in forme diverse da quelle oggi previste e da una gestione tutt'altro che corretta e trasparente come anche l'Arpat ha evidenziato negli ultimi controlli.
Abbiamo partecipato ma non abbiamo visto nessuno dei 4 candidati sindaci fortemarmini presenti, e si che la discarica al confine interessa Forte dei Marmi anche solo per la falda acquifera che rifornisce il nostro Comune e che corre proprio sotto la ex cava.
Della enorme discarica non ne abbiamo visto menzione in tre dei quattro programmi politici pubblicati sui siti di riferimento delle forze politiche, eccetto per la lista Noi del Forte.
Come troppo spesso accade si pensa più a polemizzare sul regolamento urbanistico o sul decoro urbano e si tralasciano i problemi veramente importanti. Pensiamo che i cittadini di Forte dei Marmi vogliano rassicurazioni su quello che la prossima amministrazione farà per interagire con quella di Montignoso e che la collaborazione non si limiti all'organizzazione delle Frecce Tricolori sulla costa o al Trofeo ciclistico Buffoni.
Si informano i candidati che il Comitato NO discarica Ex cava Fornace terrà un banchetto informativo a Forte dei Marmi il 4 Giugno e una manifestazione a Montignoso il 10 Giugno.
Un altro consiglio che ci permettiamo di dare al prossimo primo cittadino è quello di valorizzare l'isola pedonale del centro storico evitando che i furgoni delle ditte di trasporto possano transitare inquinando acusticamente e fisicamente e dando di Forte dei Marmi un immagine poco edificante.
I turisti che scelgono Forte chiedono di poterlo vivere in tranquillità senza doversi preoccupare di fare lo slalom tra gli automezzi. Nei giorni feriali potrebbe essere usata una parte di Piazza Marconi come parcheggio per scarico e consegna merci con carrelli elettrici come in molte città d' Italia e del mondo civilizzato.
Amici di Beppe Grillo Forte dei Marmi.
Diffida ad adempiere alla direttiva 2006/123/CE
Si invia questo documento per ricordare al sindaco Buratti che nel corso dei suoi due mandati non ha dato disposizione affinchè le concessioni balneari in scadenza venissero messe a gara di evidenza pubblica come la normativa europea prevede sin dal 2010 a tutela della libera concorrenza e della libertà di stabilimento. In questo modo si rischia seriamente di incorrere nell'ennesima procedura d’infrazione, causare un danno erariale, violare il diritto dei cittadini di usufruire di servizi migliori che la libera competizione offre e violare il diritto di quegli imprenditori che vogliano affacciarsi sul mercato causando loro un danno di notevole entità.
Lo stesso documento verrà inviato al nuovo sindaco uscente dalle prossime elezioni amministrative di Giugno.
Al Sindaco di Forte dei Marmi
Meetup Amici di Beppe Grillo Forte dei Marmi :
PREMESSO CHE
1) L’Italia con l’adesione ai Trattati europei si è impegnata ai sensi dell’art. 4 TUE ad adempiere con lealtà agli obblighi nascenti dai Trattati e dalle direttive europee;
2) l’art. 12 della direttiva Bolkestein stabilisce: “qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri applicano una procedura di selezione che presenti garanzie d’imparzialità e trasparenza e preveda pubblicità della procedura e del suo svolgimento e completamento”. In tali casi “l’autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami”
3) la direttiva, in questa parte, è self-executing: vale a dire di immediata e diretta applicazione da parte della PA e dei giudici che, anche a seguito della sentenza della CGUE del 14.7.16, dovranno applicarla disapplicando qualsiasi altra norma del diritto nazionale che preveda proroghe;
4) la Commissione europea aprì la procedura d’infrazione n. 4908/2008/CE perché la normativa italiana in materia di concessioni balneari conteneva norme protezionistiche quali il diritto d’insistenza in favore del concessionario uscente e il rinnovo automatico della concessione, norme che limitavano il diritto di stabilimento e circolazione dei cittadini all’interno dell’Unione
5) al fine di far chiudere la procedura d’infrazione, il Governo emanò il D.L. 194/2009 (art. 1 co. 18) che aboliva le due norme protezionistiche, prevedendo in via transitoria una proroga delle concessioni in essere al 31.12.09 fino al 31.12.15. Il provvedimento fu notificato alla Commissione europea ma, in sede di conversione furono apportate modifiche al decreto, la Legge di conversione n. 25/10 reintrodusse il rinnovo automatico;
6) la Commissione europea se ne accorse ed inviò un’ulteriore lettera di messa in mora;
7) con la legge 217/11 le norme protezionistiche furono finalmente eliminate e la procedura d’infrazione fu chiusa il 27.5.12;
8) la legge 217/11 del 15.12.11 conteneva decreti delegati al Governo affinché entro 15 mesi procedesse ad un riassetto dell’intero settore balneare. Ancora prima che scadessero i 15 mesi per l’esercizio della delega, il Parlamento approvò - su accordo di PD e PDL, contrario Governo Monti - l’art. 34-duodecies della Legge di Stabilità n. 221/12 con il quale si prorogava automaticamente la scadenza del 31.12.15, prevista con la legge precedente (L. 25/10), fino al 31.12.2020.
La Legge non fu notificata all’Europa ed abbiamo presentato il 30.3.14 un ricorso alla Commissione Europea per far aprire una procedura d’infrazione, avendo avuto occasione – con il Partito Radicale – di approfondire l’argomento delle violazioni alle norme europee;
9) con sentenza del 26.9.14 il TAR Lombardia e successivamente il TAR Sardegna hanno presentato ricorso in via pregiudiziale alla Corte di giustizia europea per verificare la compatibilità dell’art. 34-duodecies della L. 221/12 con l’art. 12 della direttiva Bolkestein;
10) la Corte di giustizia con la sentenza del 14/7/16 ha stabilito l’incompatibilità della proroga al 2020 delle attuali concessioni balneari;
11) grazie alle larghe intese, il 19.7.16 è stato approvato l’emendamento degli On. Pizzolante (AP) e Arlotti (PD) in favore dei balneari. E’ stato invece respinto l’emendamento del M5S che chiedeva l’immediata messa in bando di gara delle concessioni.
12) Nella gerarchia delle fonti i trattati e le direttive europee sono fonte prevalente del diritto e quindi prevalgono se in contrasto con le norme nazionali,
13) si ripete che nella parte che concerne l’assegnazione delle concessioni balneari la direttiva Bolkestein è self-executing.
A seguito della sentenza della CGUE, i Giudici amministrativi disapplicheranno la legge italiana che prevede la proroga e qualsiasi altro provvedimento teso a mantenere lo status quo in applicazione della direttiva, fonte prevalente del diritto.
14) Il governo Renzi aveva approvato, nel decreto Enti locali (legge 160/2016), un emendamento redatto nel giro di una settimana dai deputati Tiziano Arlotti e Sergio Pizzolante per rendere valide tutte le concessioni in essere ed evitare che gli stabilimenti diventassero "abusivi", ma il Tar Lombardia (lo stesso che ha richiesto l'intervento della Corte Ue sulla proroga al 2020) con la sentenza n. 959 del 27 aprile 2017 ha dichiarato l'illegittimità anche di questo provvedimento temporaneo, poiché rappresenterebbe un analogo rinnovo generalizzato delle concessioni in essere, peraltro senza una scadenza certa.
15) Così si presenta la situazione del litorale della Versilia: una distesa di stabilimenti balneari senza soluzione di continuità da Marina di Massa a Viareggio ad eccezione di pochi lembi di spiaggia libera nei vari comuni con percentuali che vanno dai 70 metri lineari di Pietrasanta pari al 2% del totale, ai 14 metri di Viareggio pari allo 0,5% al 4% di Forte dei Marmi e via dicendo.
Al posto delle case di guardianaggio e' stato permesso ai concessionari di edificare vere e proprie ville e villette in cemento armato con tanto di giardino, recinzione e cancello dove hanno preso la residenza. Piscine, saune, negozi e parcheggi in asfalto dove prima vi erano dune e flora autoctona. A Viareggio si affittano addirittura appartamenti abusivi costruiti sulla spiaggia all'interno di stabilimenti. Pochi passi a mare, male segnalati quando non palesemente occultati e sporchi. Concessioni subaffittate e/o rivendute a prezzi d'oro e tariffe per la balneazione troppo spesso inarrivabili per i semplici cittadini che dovrebbero fruire di un bene comune come la spiaggia. Una colata di cemento come in nessun altro paese al mondo che ne fa su guide internazionali rinomate come LollyPlanet un posto eccessivamente antropizzato da evitare accuratamente preferendogli l'interno collinare.
Piu' in generale come non ricordare poi la legge regionale che solo due anni fa modificava il concetto di facile rimozione per gli immobili sulla spiaggia da 48 ore in 90 giorni legittimando cosi' qualsiasi manufatto edificato sulla spiaggia , anche in cemento armato.
Oltre a tutto questo un ritorno in termini economici per lo Stato risibile visto che i canoni concessori risalgono ancora al 1994 e sono mediamente attorno ad 1,5 €/mq all'anno
CHIEDE
- in ottemperanza all’art. 12 della direttiva Bolkestein – che è self-executing nella parte riguardante l’assegnazione tramite bandi di gara delle concessioni demaniali marittime - che venga predisposto e indetto bando di gara di pubblica evidenza, anche al fine di non incorrere in una procedura d’infrazione, non causare un danno erariale, non violare il diritto dei cittadini di usufruire di servizi migliori che la libera competizione offre, non violare il diritto di quegli imprenditori che vogliano affacciarsi sul mercato causando loro un danno di notevole entità
Forte dei Marmi 17 Maggio 2017
Meetup Amici di Beppe Grillo Forte dei Marmi.
mercoledì 25 luglio 2012
ciao Valerio ciao Daniela..
Oggi Forte dei Marmi e' in lutto cittadino per Valerio e Daniela. Personalmente li conoscevo molto bene da piu' di venti anni avendo le attivita' commerciali sulla stessa strada. Posso dire che sono due ragazzi in gamba e molto appassionati in tutto quello che facevano, la loro simpatia e disponibilita' ci mancheranno. Sono sicuro che adesso ci stanno guardando dall'alto e ci sorridono...ciao Valerio ciao Daniela....
(david)
http://www.youtube.com/watch?v=pLxWqX4xiqI
(david)
http://www.youtube.com/watch?v=pLxWqX4xiqI
venerdì 29 giugno 2012
Dossier MareNostrum 2012 Legambiente- Forte dei Marmi ultrachic o ultracafonal?
a pag 59 Forte dei Marmi:
In Versilia i circa 500 stabilimenti balneari ne fanno uno dei territori con piu’ pressioni antropiche che si possa trovare in Italia. Tra i comuni del litorale, Forte dei Marmi e’ quello dove la quantita’ dei bagni, circa 100, in 5 km di costa, pone seri problemi di libero accesso alla spiaggia. Ormai, infatti, il libero accesso e’ costantemente negato e i costi richiesti per l’entrata sono esageratamente alti. Ma , sopratutto, non esiste piu’ un area destinata alla spiaggia libera se non un piccolo lembo di arenile relegato ai margini del territorio comunale.
http://www.legambiente.it/contenuti/dossier/dossier-mare-monstrum-2012
In Versilia i circa 500 stabilimenti balneari ne fanno uno dei territori con piu’ pressioni antropiche che si possa trovare in Italia. Tra i comuni del litorale, Forte dei Marmi e’ quello dove la quantita’ dei bagni, circa 100, in 5 km di costa, pone seri problemi di libero accesso alla spiaggia. Ormai, infatti, il libero accesso e’ costantemente negato e i costi richiesti per l’entrata sono esageratamente alti. Ma , sopratutto, non esiste piu’ un area destinata alla spiaggia libera se non un piccolo lembo di arenile relegato ai margini del territorio comunale.
http://www.legambiente.it/contenuti/dossier/dossier-mare-monstrum-2012
venerdì 15 giugno 2012
sabato 9 giugno 2012
Banca Popolare Etica a Massa.
Ieri sera ho assistito alla serata organizzata dai GAS e altri comitati a Massa su Banca Etica. Ha relazionato Massimo Ronchieri,uno dei bancari “ambulanti” (come si e’ definito lui non essendo ancora presenti sportelli nelle provincie vicine) della Banca. Presenti circa 40 persone. L’avvio e’ stato un poco “stressante” in quanto e’ stato proiettato un video di 10 minuti che veniva scaricato in streaming da Youtube, ed essendo la connessione lenta il video e’ diventato di mezzora circa . Un piccolo consiglio: scaricare e salvare il video prima di proiettarlo :-)
Comunque, la serata e’ stata interessante. Per chi non conosce Banca Popolare Etica rimando al lik che e’ sicuramente piu’ esplicativo di quanto potrei riassumere. http://www.bancaetica.com/Default.ep3
Quello che vorrei dire invece e’ che il video ha mostrato un gruppo di giovani che in Belgio hanno fatto finto di aprire una Banca con un grande sportello in pieno centro citta’ e accoglievano i potenziali clienti mostrando loro i settori dove la banca investiva i loro risparmi e spiegando che potevano assicurare un 6,6 % di interesse sul c/c grazie al fatto di investire ad esempio nella Lockeed Martin prima azienda fornitrice di armi all’esercito americano e poi nella Halliburton azienda di logistica e infrastrutture per la ricostruzione dei paesi bombardati., oppure in aziende che fanno utili in Paesi sottosviluppati grazie al baso costo della mano d’opera etc etc. La reazione delle persone era tra lo stupito e l’interessato e poco tempo dopo la Banca fu chiusa dalle autorita’. Fu quindi fatta una grande campagna mediatica per far conoscere a tutti le motivazioni della chiusura della banca in quanto faceva esattamente la stessa cosa che fanno tutte le banche, i fondi di investimento, le assicurazioni e le finanziarie di tutto il mondo..solo che loro lo pubblicizzavano informando cosi’ i clienti di dove i loro soldi erano investiti.
Il video e’ stato molto esemplificativo dell’ipocrisia e dell’uso criminale che viene fatto con i nostri risparmi tutti i giorni da tutte le banche e Banca Etica si propone invece come obiettivo di fare finanza etica, cioe’ di fare intermediazione bancaria per aiutare le piccole realta’ in difficilta’ o che abbisognano di capitali per iniziare il loro business con un occhio agli investimenti in societa’ che perseguano un comportamento ed un fine eticamente positivo, vedi associazionismo, cooperative di lavoratori, commercio equo e solidale etc etc.
I numeri di Banca Etica sono ad oggi, 17 sedi in Italia, 34.000 soci, nel 2011 700 mln di finanziamenti e 800 mln di raccolta. Ne 2011 e’ stata, in proporzione,la prima banca in Europa per erogazione di credito.
Oggi BE, causa la crisi, si trova a dover affrontare una enorme richiesta di finanziamenti e chiede l’aiuto di tutti. Una quota per divetare socio costa intorno ai 50 € e la banca raccomanda almeno 5 quote cadauno ma anche 2,3 quote vanno bene. Se si e’ soci si puo’ aprire un conto corrente al costo di 40 euro l’anno con cui operare. Unica eccezione BE non emette assegni, li incassa solamente.
Il relatore ha poi parlato della grave crisi economica che stiamo vivendo e che e’ principalmente a causa delle banche finanziarie senza scrupoli e degli scenari che si prefigurano, possibile uscita dall’area euro, quali strumenti alternativi e come predisporci verso un cambiamento radicale della ns societa’.
David
Comunque, la serata e’ stata interessante. Per chi non conosce Banca Popolare Etica rimando al lik che e’ sicuramente piu’ esplicativo di quanto potrei riassumere. http://www.bancaetica.com/Default.ep3
Quello che vorrei dire invece e’ che il video ha mostrato un gruppo di giovani che in Belgio hanno fatto finto di aprire una Banca con un grande sportello in pieno centro citta’ e accoglievano i potenziali clienti mostrando loro i settori dove la banca investiva i loro risparmi e spiegando che potevano assicurare un 6,6 % di interesse sul c/c grazie al fatto di investire ad esempio nella Lockeed Martin prima azienda fornitrice di armi all’esercito americano e poi nella Halliburton azienda di logistica e infrastrutture per la ricostruzione dei paesi bombardati., oppure in aziende che fanno utili in Paesi sottosviluppati grazie al baso costo della mano d’opera etc etc. La reazione delle persone era tra lo stupito e l’interessato e poco tempo dopo la Banca fu chiusa dalle autorita’. Fu quindi fatta una grande campagna mediatica per far conoscere a tutti le motivazioni della chiusura della banca in quanto faceva esattamente la stessa cosa che fanno tutte le banche, i fondi di investimento, le assicurazioni e le finanziarie di tutto il mondo..solo che loro lo pubblicizzavano informando cosi’ i clienti di dove i loro soldi erano investiti.
Il video e’ stato molto esemplificativo dell’ipocrisia e dell’uso criminale che viene fatto con i nostri risparmi tutti i giorni da tutte le banche e Banca Etica si propone invece come obiettivo di fare finanza etica, cioe’ di fare intermediazione bancaria per aiutare le piccole realta’ in difficilta’ o che abbisognano di capitali per iniziare il loro business con un occhio agli investimenti in societa’ che perseguano un comportamento ed un fine eticamente positivo, vedi associazionismo, cooperative di lavoratori, commercio equo e solidale etc etc.
I numeri di Banca Etica sono ad oggi, 17 sedi in Italia, 34.000 soci, nel 2011 700 mln di finanziamenti e 800 mln di raccolta. Ne 2011 e’ stata, in proporzione,la prima banca in Europa per erogazione di credito.
Oggi BE, causa la crisi, si trova a dover affrontare una enorme richiesta di finanziamenti e chiede l’aiuto di tutti. Una quota per divetare socio costa intorno ai 50 € e la banca raccomanda almeno 5 quote cadauno ma anche 2,3 quote vanno bene. Se si e’ soci si puo’ aprire un conto corrente al costo di 40 euro l’anno con cui operare. Unica eccezione BE non emette assegni, li incassa solamente.
Il relatore ha poi parlato della grave crisi economica che stiamo vivendo e che e’ principalmente a causa delle banche finanziarie senza scrupoli e degli scenari che si prefigurano, possibile uscita dall’area euro, quali strumenti alternativi e come predisporci verso un cambiamento radicale della ns societa’.
David
Iscriviti a:
Post (Atom)